Necessità di un antifurto
Fino a pochi anni fa i ladri agivano quasi esclusivamente d’estate, poiché la maggior parte delle persone andavano in vacanza e lasciavano la casa incustodita. Negli ultimi anni tuttavia si è assistito ad un incremento del numero di furti in appartamento sia con i proprietari assenti sia, di notte, con i proprietari presenti. Ecco quindi la necessità di un impianto antifurto e antintrusione che sia in grado proteggere la vostra casa e i vostri beni. Ma come e cosa scegliere? L’impianto deve essere adatto a voi, basandovi sul valore di ciò che volete proteggere (installare in casa il sistema di sicurezza di una banca è inutile e molto costoso) e sulle vostre abitudini (quanto tempo passate fuori casa, se avete animali domestici etc.).
Tipi di antifurto
Gli impianti antifurto sono classificati in due categorie: senza fili e con fili. Gli impianti senza filo (che operano via radio) sono più costosi di quelli tradizionali (a cui va aggiunto anche il costo della batteria di alimentazione), ma possono essere facilmente installati, soprattutto se non avete tubazioni in cui far passare i fili e non volete spaccare i muri. Se invece state installando l’impianto in una casa nuova o in fase di ristrutturazione, l’impianto con i fili ha la stessa affidabilità e un costo molto inferiore rispetto a quello via radio. Inoltre potete decidere se l’antifurto si debba attivare con una chiave magnetica o con un codice, a a seconda delle vostre preferenze.
Tipi di sensori
La parte principale del sistema antifurto sono i sensori, che si attivano quando vengono sollecitati da cause esterne diverse a seconda del tipo di sensore. I sensori a infrarosso reagiscono a brusche variazioni di temperatura nell’ambiente, come quelle causate dal passaggio di un corpo umano nel loro raggio d’azione. Questi sensori, che sono i più utilizzati hanno un costo molto basso e sono facilmente installabili. I sensori a microonde sono utilizzati per protezioni di livello medio-alto perché molto più sensibili, ma anche più costosi. In fase di installazione bisogna prestare attenzione alle eventuali interferenze. Ci sono poi dei sensori che funzionano sia con le microonde che con gli infrarossi, e quindi generano un segnale di allarme quando uno o l’altro sensore è innescato. Anche questa tipologia di sensore è molto utilizzata, poiché hanno un buon rapporto qualità-prezzo. I contatti magnetici servono per segnalare l’apertura di porte e finestre: sono costituiti da due magneti, uno installato sul telaio della porta, l’altro sul battente, e quando vengono allontanati il circuito si apre e scatta l’allarme. Nel caso dell’impianto con i fili, il costo dei magneti è basso, ma è l’installazione ad essere costosa; l’inverso per l’impianto antifurto via radio. Le barriere a infrarossi sono utilizzate per proteggere perimetri di breve e media lunghezza. Quando il fascio di infrarossi da un sensore all’altro viene interrotto a causa del passaggio di un corpo, scatta l’allarme. Lo stesso concetto si ha per le barriere a microonde, che sono usate per proteggere perimetri di grande lunghezza. I sensori di vibrazione vengono fatti scattare dalle forti vibrazioni causate da un tentativo di sfondamento o scasso. A differenza dei contatti magnetici che scattano solo quando l’effrazione è già avvenuta, questi ne consentono la prevenzione. Tramite la centralina di comando potete scegliere quali sensori attivare: se siete fuori casa conviene attivare sia quelli volumetrici all’interno dell’appartamento che all’esterno; di notte, se volete potervi muovere liberamente all’interno della casa, potete attivare solo i sensori perimetrali
Sistemi antifurto: sirene e combinatori telefonici
Ciò che l’impianto antifurto può fare una volta scattato dipende dalle vostre scelte. La sirena interna segnala l’allarme dentro la zona che viene protetta (ossia nella vostra casa). Il suono è basso e udibile solo all’interno. La sirena esterna è posizionata all’esterno dell’area, in una posizione che sia difficilmente manomettibile. Fornisce una segnalazione luminosa e acustica udibile fino a parecchi metri di distanza. Il costo è ovviamente più alto di una semplice sirena per interno, anche perché devono essere dotate di batterie autonome. I combinatori telefonici vi consentono di ricevere una telefonata da parte del sistema di allarme che vi informa tramite messaggi pre-registrati, del motivo che ha causato l’allarme (mancanza di corrente, guasto, effrazione etc.). La telefonata può anche essere effettuata a sevizi di sorveglianza privata (non è consentito il collegamento a Carabinieri o Polizia).