Casa fai da te

Design autoprodotto

Design autoprodotto: scopriamo insieme questa innovativa modalità di creazione del prodotto di design, pensato dai designer e assemblabile incasa da noi

di Redazione

02 agosto 2013

in bilico ifu

Fare da se, con design e stiling

Design fai da te: Due cose distinte se dissociate, il design e lo stiling: ma un vero prodotto di buon design non può avere stiling senza design. Design significa corretta funzione, e non solo forma, perché diversamente si cade nello stiling. Le due cose, per funzionare bene devono essere associate in corretta maniera. Spesso le persone confondono il vero design, con il bell’oggettino, solo estetico. Il design non è solo questo, il design è estetica e funzione di utilizzo, ovvero un perfetto connubio tra le due cose. Ciò che non sappiamo ancora, ma che con il tempo crescerà in convinzione, è che ognuno di noi, dentro di sé è un piccolo designer. Questo perché il pensare e creare un oggetto è cosa di tutti i giorni, anche nel piccolo di una casa, di una soluzione al più futile problema, oppure per qualcosa di più importante, trovare una soluzione fisica, significa avere in se un pensiero da designer. Filosofia che prende sempre più piede, quella del design autoprodotto: creare da se, tramite progetti realizzati da qualcuno che li ha pensati per noi. In foto: IFU, InBILICO di Andrea Pascucci

Internet e il design autoprodotto

Internet da una grande mano al design autoprodotto poiché permette uno sviluppo orizzontale di questa nuova corrente di pensiero filosofico e progettuale: permette di mettere in contatto i giovani progettisti emergenti con il pubblico, senza intermediari. Questo perché tramite la rete, ci si può proporre senza limiti, senza vie intermedie, senza dover passare dal classico “negozio”. È una soluzione innovativa e che prenderà sempre più piede, poiché con il passare degli anni le industrie del design e dell’arredo si riferiscono alla progettazione, a nomi noti e che creino una sorta di elite progettuale, nella quale è difficile entrare. Proprio per questo nasce il design autoprodotto, per ovviare a questo “muro” generazionale. In questo modo designer e produttori in modalità fai da te si propongono nella rete con il fine di arrivare al consumatore, in maniera orizzontale, diretta, pulita. Questa strada in futuro del Design fai da te, offrirà la possibilità di scelta tra la tradizionale via di vendita che conosciamo tutti e, questa innovativa via di consumo del design, che affiancate, daranno modo di scelta ad un pubblico sempre più differenziato. In foto: IFU, EOLO di Giulio Patrizi

Design autoprodotto: IFU, instruction for use

Cos’è IFU? IFU è una modalità di design autoprodotto nato dall’idea di cinque designer che hanno sviluppato altrettanti particolari idee, sviluppabili dall’utente direttamente a casa. Il pacco contiene i pezzi necessari per sviluppare in loco il prodotto prescelto. All’interno, un kit d’istruzioni e video tutorial permetteranno l’assemblaggio senza nessun problema di sorta. Lo scopo è un ritorno alla manualità, al far da se, in autonomia, alla manualità e al creare per un diretto contatto tra progettista e utente finale. “OPEN DESIGN ITALIA 2013” è una realtà parallela del design fai da te autoprodotto, nata nel 2010 da un’idea degli architetti Elena Santi e Laura Succini, curatrici della manifestazione, per esplorare il panorama del design autoprodotto con lo scopo di mettere in contatto diretto l’area produttiva e quella creativa. Lo scopo della manifestazione è permettere ai creativi di ogni sorta di proporre, mostrare e vendere le proprie opere senza intermediazione. In foto: VIAGGIO BREVE di Caruso De Angeli Studio, IFU

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