Le dimensioni giuste per il lampadario della cucina
Le dimensioni del lampadario per la cucina dipendono dalla grandezza dell’ambiente e dall’altezza delle pareti.
Il lampadario per la cucina deve cioè avere misure proporzionate allo spazio da illuminare.
Bisogna evitare cioè di avere un lampadario piccolo per una stanza grande e viceversa.
Le tendenze suggeriscono più corpi luminosi sospesi, per dare giusta luce a punti strategici, come il tavolo o un’isola. Ma l’input è che siano anche elementi d’arredo.
I lampadari Mayfair di Vibia a luce led hanno regolatore di intensità. Sono in metallo o acciaio con diffusore in policarbonato.
Dove posizionare il lampadario in cucina
Molto importante la posizione del lampadario per la cucina.
Però, non collocarlo semplicemente al centro della stanza e considerarlo unica fonte di luce. Ideale concepire diversi punti luminosi per le zone fondamentatli della cucina, lavello, piano cottura, tavolo.
Di solito, il lampadario va posto a circa 1/3 dell’altezza della stanza, per avere ottimale luminosità. Sistemato sopra il tavolo, deve trovarsi a circa un metro dalla superficie del tavolo stesso.
Un’idea è optare per una cappa-lampadario che aspira e illumina.
Come Lightline di Silverline, acciaio e vetro, con toni di luce differenti e gestibile anche con app.
Quale lampadario per una cucina moderna
Lo stile essenziale della cucina moderna ha bisogno di illuminazioni particolari per ottenere carattere e originalità.
Tra le soluzioni di un lampadario per la cucina si può decidere per un sistema a binario.
Con un solo punto di alimentazione e allaccio alla corrente, si può:
- spostare la luce a seconda dei bisogni,
- implementare la struttura con lampadari e faretti di varia tipologia,
- illuminare le diverse zone dell’ambiente. Un vantaggio in particolare se si tratta di un openspace con cucina a vista.
Il lampadario adatto a una cucina classica
Ogni cucina classica ha la sua identità e dunque la sua illuminazione può essere valorizzata in varie modalità.
Si può scegliere un lampadario per la cucina molto decorato e tradizionale, in linea con il mood presente.
Oppure selezionare un modello in stile contrastante, magari dal design industriale.
Un suggerimento è preferire una forma vintage e moderna allo stesso tempo, un evergreen che si adatta bene alla cucina classica. Metallo e metacrilato opale bianco per Blow di Martinelli Luce, luce diffusa e forma sferica dal diametro importante, 85 cm, con un cavo regolabile di 350 cm.
Che tipo di luce preferire per il lampadario della cucina
Un ambiente ben illuminato, piacevole ed equilibrato: è così la luce del lampadario per la cucina, anche integrato a faretti, plafoniere, strisce led.
Questo per potenziare la luminosità dove si ritiene sia più importante.
Per regolare la luce è bene scegliere l’illuminazione dimmerabile e considerarne la temperatura del colore.
Di solito in cucina si usa la temperatura di 4000/5000 gradi Kelvin: simile alla luce naturale, è più adatta per preparare i cibi e ottenere un’atmosfera accogliente.
Si regola anche da remoto Plena MyLight Foscarini, dimmerabile, in plastica e alluminio.
Alternative al lampadario in cucina
Ci sono alternative al lampadario per la cucina, come le plafoniere.
A disposizione numerosi modelli, semplici o con faretti mobili in grado di indirizzare l’illuminazione dove si vuole.
Le plafoniere sono costruite in acciaio, metallo, vetro, plastica, materiali particolarmente adatti alla zona cucina: non assorbono odori e possono essere rimossi e puliti facilmente.
La plafoniera si può unire a strisce led sotto i pensili e attorno al piano di lavoro per ottimizzare la resa luminosa totale.
EGLO Connect Totari-c è una plafoniera a led in acciaio e plastica, dimmerabile, ha il diametro di 58 cm.