Norme

Certificato di conformità

Le normative che concernono la sicurezza degli immobili sono molto chiare. Esse vanno rispettate per evitare spiacevoli incidenti. Possedere il certificato di conformità degli impianti è fondamentale.

di Redazione

04 gennaio 2015

Certificato di conformità impianti

Certificato di conformità impianti

Il certificato di conformità degli impianti è una speciale documentazione che attesta la conformità dell'impianto a quelle che sono le vigenti normative in materia. Tale certificato viene rilasciato direttamente dal tecnico che provvede all'installazione (o alla modifica) dell'impianto stesso. Questo discorso vale anche nel caso di lavori atti ad un integrale rifacimento. Il certificato di conformità impianti era richiesto già da una legge risalente ai primissimi anni Novanta (esattamente la numero 46/90), perfezionatasi successivamente con il Decreto Ministeriale numero 37 del 2008. Se per un immobile non si riesce a reperire tale certificato, esso può essere sostituito dalla cosiddetta Dichiarazione di Rispondenza, che deve essere sottoscritta o da un responsabile tecnico dell'impresa o da un tecnico specializzato nel settore. In entrambi i casi vi deve essere operatività, da parte del professionista dichiarante, da almeno 5 anni. Lo scopo del certificato di conformità impianti è quello di garantire la sicurezza di tutti gli impianti al fine di evitare incidenti dovuti al cattivo funzionamento degli impianti stessi.

Quando è obbligatorio

Il certificato di conformità è una documentazione rilasciata subito dopo la fine delle opere lavorative che hanno riguardato qualsiasi tipologia di impianto, sia che si tratti di un intervento di prima installazione sia nel caso sia stato necessario provvedere al totale rifacimento di un impianto già esistente. Stabilire quando è obbligatorio non è assolutamente un compito complicato. Data l'importanza che riveste, infatti, il certificato di conformità è un documento che si rivela essere obbligatorio per tutte le tipologie di immobili e per ogni tipologia di impianto, quali quello elettrico, di automazione per porte e cancelli, di riscaldamento, di impianti a gas, di sollevamento, di protezione antincendio e dalle scariche di tipo atmosferico. Infine, il certificato di conformità è obbligatorio anche per gli impianti radiotelevisivi e per quelli di tipologia idrosanitaria. Essere in possesso di questo documento è importantissimo innanzitutto per garantire la sicurezza dell'immobile in questione, ma anche perché, a livello burocratico, non è possibile, nel caso di mancanza, richiedere il certificato di agibilità dell'abitazione interessata.

Certificato di conformità impianto elettrico

Se si decide di intervenire sull'impianto elettrico della propria abitazione è necessario ottenere al termine dei lavori il cosiddetto certificato di conformità per impianto elettrico compresa la relativa dichiarazione. Quest'ultima riguarda il risparmio energetico, la sicurezza e le condizioni generali dell'impianto elettrico. Il certificato vero e proprio prevede, invece, l'indicazione di tutti i materiali utilizzati per operare sull'impianto elettrico, i relativi moduli e l'intera elaborazione del progetto. Compilata l'intera modulistica in ogni sua parte, ci si reca al Comune e si presenta il tutto allo Sportello Unico dell'Edilizia, entro e non oltre 30 giorni dal termine dei lavori. Tale documentazione arriverà, poi, alla Camera di Commercio che provvederà a verificare la correttezza del lavoro svolto. Nel certificato di conformità saranno indicati i dati del tecnico e dell'impresa che hanno eseguito i lavori, i dati dell'impianto e l'elenco delle prove effettuate sullo stesso, sia a livello visivo che strumentale. Non mancheranno l'allegato con lo schema dettagliato dell'impianto elettrico e la sottoscrizione del'idoneità.

Certificato conformità impianto gas

Al termine di lavori che hanno riguardato l'impianto a gas di un immobile è obbligatorio il rilascio del certificato di conformità per impianto a gas. In questo caso, se la potenza termica nominale massima non è superiore a 35 KW si fa riferiento alla norma UNI 7129/08. La norma UNI CIG 2010, invece, definisce quelli che sono i moduli che devono comporre il certificato di conformità dell'impianto a gas. In base al Decreto Ministeriale 22/01/0 numero 37, una volta completati i lavori si deve compilare tale certificato. Per il gas, in particolare, si prevede innanzitutto il cosiddetto Allegato I in cui si attesta l'esecuzione dei lavori secondo le normative con le indicazioni del progetto e lo schema dell'impianto. Negli Allegati Obbligatori si descrive dettagliatamente l'impianto, dal suo inizio alla fine, dividendo il tutto per capitoli al fine di essere il più esaustivi possibile. La dichiarazione vera e propria indicherà i dati del tecnico e dell'impresa, una breve descrizine dell'impianto con il tipo di gas utilizzato, i controlli e i lavori effettuati, gli allegati, la declinazione di responsabilità per manomissioni da parte di terzi e la sottoscrizione.

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