Norme

Impianto elettrico a norma

Impianto elettrico a norma: scopriamo cosa si deve fare per mettere a norma un impianto, a chi rivolgersi e quali sono i suoi elementi costituenti

di Redazione

14 agosto 2013

lampadine

Quando un impianto elettrico si dice a norma?

Un impianto elettrico è considerato a norma di legge quando presenta la certificazione della “Dichiarazione di Conformità”. Questo documento è rilasciato dal professionista abilitato e attesta la messa in regola, o a norma di un impianto. Esiste una normativa che regola il rilascio di questo documento ed è il Decreto Ministeriale 37/2008. Un impianto però per avere questo documento e per essere un impianto elettrico a norma deve avere delle caratteristiche particolari, in particolare ci riferiremo agli impianti utilizzati per le case, gli appartamenti e quindi domestici. Infatti, negli ambienti lavorativi sono altri i requisiti che normano tutto e sono molto più restrittivi e dettagliati.

Certificazione: chi lo deve fare?

Quando l’impianto è stato terminato per essere a norma di legge è necessari che sia attestato dalla “Dichiarazione di Conformità”, un certificato come detto, che deve essere fatto da personale abilitato e regolarmente iscritto al registro delle imprese. Ogni intervento eseguito che sia installazione, modifica, ampliamento o manutenzione deve essere seguito da un professionista che abbia requisiti tecnici verificati dalla Camera di Commercio. Se l’impianto è installato precedentemente al 1990, non è a norma, quindi è importante che l’installatore abbia un’esperienza di almeno 5 anni, in cui potrà lasciare una “Dichiarazione di Rispondenza” che certifica l'impianto elettrico a norma. Gli interventi “fai da te” o eseguiti da personale non qualificato non hanno valore a norma di legge e sono anzi puniti con sanzioni molto salate.

Gli elementi importanti in un impianto e la sua messa a norma

Per ottenere un impianto elettrico a norma è molto importante che tutti gli elementi di cui è composto siano funzionanti e in buono stato d’installazione: • Salvavita: fondamentale per un impianto a norma. In questo modo, s’interrompe il flusso di corrente per proteggere le persone e l’immobile; • Interruttori magnetotermici: come il salvavita, anch’essi servono per proteggere inquilini e immobile dalle conseguenze di un cortocircuito o di sovracorrente; • Impianti protetti: gli impianti non devono essere accessibili alle persone, quindi è importante che siano presenti barriere, e protezioni; • Sezione dei cavi: il diametro dei cavi deve essere bilanciato alla portata dell’impianto per evitare danni; • Suddivisione dell’impianto elettrico: dividere l’impianto in più parti può essere utile nel momento in cui si debba sezionare l’impianto che in alcuni punti ha subito danneggiamenti; • Messa a terra: è necessario per disperdere nel terreno il flusso elettrico, affinchè la corrente dispersa non crei danni.

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