Norme

segnalazione certificata inizio attività

Segnalazione certificata inizio attività: Qualche informazione utile sulla segnalazione certificata inizio attività.

di Redazione

26 dicembre 2013

inizio attività

COS'È LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ?

La segnalazione certificata di inizio attività è stata introdotta nel 2010, è un iniziativa molto importante e apprezzata dagli italiani perché semplifica la burocrazia e le procedure che in passato dovevano essere messe in atto se si voleva aprire (modificare o cessare) un'attività economica. Ora grazie alla segnalazione certificata di inizio attività (d'ora in poi per abbreviare la citeremo direttamente con il suo acronimo SCIA) è tutto molto più semplice e veloce, tant'è che si può iniziare l'attività il giorno stesso della presentazione della domanda senza la necessità di attendere i 30 giorni previsti dalla normativa precedente, la DIA (denuncia di inizio attività). Altro aspetto positivo della SCIA è che grazie a questa sono state dimezzate le spese, come i diritti di segreteria, oneri vari e tasse.

PERCHÉ DEVO COMPILARE LA SCIA?

Ora che abbiamo elencato gli aspetti positivi connessi alla normativa passiamo alla sua descrizione: la SCIA è una auto certificazione, ovvero il proprietario dichiara in autonomia ove prima era necessario richiedere autorizzazioni, licenze o domande di iscrizioni, dopodiché le autorità hanno sessanta giorni di tempo per venire a fare accertamenti e le verifiche opportune. In questo contesto la cosa che ci interessa di più è cosa fare nel caso volessimo modificare qualche ambiente del nostro edificio; le eventualità in cui si rende necessario richiedere la SCIA è: - Nel caso in cui si volessero fare degli interventi di restauro o di risanamento conservativo; - Per gli interventi di manutenzione straordinaria; - Se si volesse cambiare la destinazione d'uso al locale; - E per gli interventi strutturali che non rientrino nell'ambito della ristrutturazione edilizia, come l'ampliamento della costruzione senza andare ad incidere sulla volumetria o sui parametri urbanistici, e senza modificare la sagoma dell'edificio; - Accorpare due unità in una singola o al contrario frazionare un'unità in due o più parti; - Per la costruzione di parcheggi sottosuolo a patto che non siano in contrasto con i piani urbani di regolazione del traffico; - Per piccole modifiche prospettiche (aggiungere o chiudere una porta o una finestra); Se le modifiche che intendiamo fare rientrano tra queste appena elencate, allora si deve procedere con la modulistica. Ogni comune ha un suo modulo, è sufficiente andare nel sito internet del proprio comune di residenza, scaricare il modulo e compilarlo.

COME DEVO REDIGERE LA SCIA?

La compilazione della SCIA può essere fatta in autonomia oppure con l'aiuto di un professionista, o con l'ausilio delle associazioni di categoria. Una volta redatta l'autocertificazione deve essere inoltrata al comune di residenza per via telematica, dimenticatevi quindi di andare allo sportello e consegnarla a mano in formato cartaceo! Per essere inviata tramite mail dovete avere una casella di posta elettronica certificata, la cosiddetta PEC, e la firma digitale, solo soddisfacendo queste condizioni la richiesta sarà accettata. Si può andare inoltre nei siti internet come ImpresaInUnGiorno.gov.it oppure ComUnica StarWeb, o ancora nel sito del Suap, attraverso questi tre siti è possibile creare una pratica SCIA e il portale la invierà direttamente al Suap di competenza (il Suap di competenza è quello del comune in cui risiedete). Appena inviato il modello SCIA riceverete in automatico la ricevuta di avvenuta consegna e da questo momento potrete dare il via ai lavori, ricordatevi però che l'autorità può venire a fare accertamenti nei 60 giorni seguenti.

LA RISPOSTA....

Una volta inviata la richiesta verrà controllata da degli operatori e in breve tempo riceverete una risposta dal Suap. Potrete ricevere due tipi di risposta: positiva oppure negativa. Di solito le motivazioni di un esito sfavorevole sono i seguenti: una pratica incompleta, carenza di informazioni, mancanza di indicazioni importanti come l'ubicazione, l'assenza della planimetria o di altri moduli, la non correttezza di alcuni dati o dichiarazioni mendaci; anche l'invio con una casella di posta elettronica normale, che non sia certificata, implica una risposta sfavorevole da parte dell'autorità. In caso di risposta infausta dovrete ricompilare una nuova richiesta, inviarla nuovamente e... Purtroppo fermare i lavori. Onde evitare questo genere di problemi è consigliabile "sprecare" qualche momento in più a redigere la SCIA controllando la correttezza di tutte le informazioni e accertarsi di non lasciare vuoto nessun campo, o ancora meglio chiedere consiglio a un professionista.

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