Progetto

Isolamento termico

Isolamento termico: scopriamo come isolare la nostra casa, da dentro, a cappotto, con che matriale? continuate a leggere per una scelta corretta

di Redazione

08 ottobre 2013

cultura nordica

La cultura nordica ci insegna

Nel nostro paese spesso non si attribuisce la corretta importanza, il giusto valore all’isolamento termico degli edifici soprattutto delle case. Spesso si sottovaluta riducendo al minimo indispensabile o addirittura eliminando la soluzione isolante. Questo avviene per scarsa cultura di chi progetta e in parte di chi costruisce, poiché l’importanza invece dell’isolamento è fondamentale affinchè una casa sia sana, vivibile e termicamente confortevole. L’isolamento termico di un’abitazione deve essere progettato alla perfezione con criteri che permettano di assolvere i parametri termodinamici che portino l’ambiente interno a un comfort abitativo. Nei paesi nordici europei, ma anche solo nella regione del Trentino Alto Adige la cultura dell’isolamento termico è radicata molto più che in tutto il resto d’Italia, dove ora a fatica si sta in parte diffondendo per obbligo dei decreti emanati per la richiesta delle detrazioni proposte dallo Stato.

Tipologie di isolamento termico

Lo scopo dell’isolamento termico è quello di creare un divario tra esterno e interno in termini di dispersioni termiche: in inverno il calore interno non deve uscire fuori, mentre in estate il caldo non deve passare all’interno. A questo proposito esistono due tipologie d’isolamento: a cappotto, o dall’interno. Le due tipologie d’isolamento si eseguono in base alle possibilità e alle necessità: un isolamento a cappotto prevede il rivestimento totale dell’edificio con materiale isolante, mentre l’isolare dall’interno la casa, prepone che si appongano le lastre dall’interno della muratura, in modo continuo e attiguo. L’isolamento dall’interno è preferibile nei casi in cui l’abitazione sia caratterizzata da un uso sporadico, come nel caso di case montagna o casa vacanze. Se invece la casa che deve essere isolata è quella in cui abitiamo tutto l’anno, se è possibile è bene preferire un isolamento a cappotto che permetta la protezione dei muri dall’esterno, in modo che non si raffreddino e non si surriscaldino eccessivamente. In foto: cappotto GreenMe

Isolamento del sottotetto

Abitabile o no è sempre bene isolare il tetto: l’isolamento termico dello spazio attiguo alla copertura permette infatti di evitare quell’importante speco energetico in termini di calore, che non si valuta sempre correttamente. Infatti, in estate il surriscaldamento della copertura riscalda in maniera importante tutta la casa, mentre in inverno il raffreddamento scende ai piani inferiori, causando un dispendio energetico in termini di riscaldamento, importante e inutile. A questo proposito, anche se non abbiamo intenzione di ricorrere agli incentivi per il risparmio energetico proposti dallo stato, è bene isolare adeguatamente la copertura, provvedendo a inserire almeno una quindicina di centimetri di isolante, nel caso in cui si parli di materiale sintetico, tra due teli di barriera al vapore posta nella parte calda del tetto e impermeabilizzante traspirante in quella fredda, per evitare che l’acqua passi attraverso. In questo modo, anche se non siamo al top dell’isolamento possiamo assicurarci che in parte il nostro tetto non disperda come invece accade nel 90% delle realizzazioni in cui si sottovaluta la coibenza termica.

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