Un’idea per tante soluzioni
Smart Home è il nome di un’abitazione pensata per risolve i problemi legati alle barriere architettoniche di ogni tipo, che considera però anche il lato sostenibile e ambientale, come quello tecnologica del progetto. L’ingegner Paolo Berro, leva ‘74, invalido dall’età di 21 anni per un incidente che gli costò la mobilità dalle spalle in giù, ha pensato di dare forma a questa idea di libertà di vita, con l’aiuto prezioso del grande architetto Aldo Cibic, che ha prestato la sua consulenza per la realizzazione, insieme allo studio Play Architetti. Un’idea intelligente come il nome che porta, che cerca di toccare tutte le questioni più scottanti inerenti l’architettura e le sue falle: Sostenibilità, Mobilità, Ambiente-Domotica, Risparmio Energetico, Tecnologia, tutto in uno. Lo scopo è la realizzazione di un’architettura sostenibile a tuttotondo, che possa agevolare lo scorrere della vita delle persone inabili, che possa integrare tecnologica, sostenibilità ambientale e domotica.
Progetto iniziale e idea Smart Home
L’idea è quella quindi, di realizzare un’architettura che sia pensata per rendere più vivibile e leggero un ambiente di tutti i giorni, privo di barriere architettoniche o difficoltà a percorrere e rendere fruibili tutti gli spazi di attività e i servizi domestici, soprattutto per le persone meno abili. L’idea iniziale era di trasformare una vecchia abitazione su più livelli collegati da rampe di scale, rendendola a totale accessibilità esente da barriere architettoniche di qualsiasi tipo. Cibic però, propose di integrare accessibilità con emancipazione in tutti sensi, principalmente dal lato tecnologico, per cui domotica, sostenibilità e risparmio energetico. La domotica sarebbe stata utile all’abbattimento di barriere di ogni tipo sia fisiche sia di voce o linguaggio, come ad esempio l’utilizzo di applicazioni per i comandi a riconoscimento vocale: questo con lo scopo di creare un dialogo ipotetico tra la struttura reale e quella tecnologica per gestire lo spazio abitativo.
Smart home il suo significato
Smart è l’acronimo utilizzato per indicare tutti i livelli contenuti in questa idea di abitazione a 360°, attiva e applicabile a ogni stadio della progettazione, con lo scopo di divenire esempio per progetti futuri, da cui prendere spunto. La sostenibilità sta a indicare il rapporto che deve coesistere tra funzione, uomo e natura, imprescindibile. L’uomo deve rispettare l’ambiente e le risorse che esso fornisce, senza sfruttarle selvaggiamente, senza inquinare, senza danneggiarlo. Mobilità, invece, sta a significare la possibilità di movimento per chiunque all’in terno degli spazi abitativi, pubblici e privati, una modifica al pensiero attuale, che invece propone barriere di ogni tipo soprattutto per i disabili. Lo scopo fondamentale è arrivare alla libertà di vita e di movimento in ogni senso. Domotica e tecnologia, utili ad alleggerire la vita di chi li fruisce, un valido aiuto soprattutto nelle disabilità. Risparmio energetico, per avere massimo rendimento dal minimo impiego di energie, soprattutto quelle derivanti dalla natura. La realizzazione sarà presentata come prima in Europa alla sede della Commissione europea a Bruxelles, nel novembre prossimo con lo scopo di dimostrare le potenzialità di nuovi modelli abitativi intelligenti, interattivi e accessibili a tutti.