Ristrutturazione

Lavori ristrutturazione

Consigli e dritte sulle nuove proposte dei lavori ristrutturazione: cosa propongono e come affrontare i cambiamenti normativi

di Redazione

29 settembre 2014

ristrutturare casa

Ristrutturare casa in maniera più semplice: le nuove proposte

La bozza approvata dal Consiglio dei ministri potrebbe essere confermata, in quel caso, le ristrutturazioni saranno più facili, niente attese né richieste di permessi per rimettere a posto casa, sia dal punto di vista estetico sia da quello strutturale. Importanti sono le semplificazioni che verranno applicate per i lavori ristrutturazione: lo scopo è snellire le procedure e ridurre gli oneri a carico di cittadini e imprese puntando anche in alcuni casi su recupero di patrimonio esistente. Per gli interventi interni, in tema di ristrutturazioni, s’intende equiparare la manutenzione straordinaria a quella ordinaria, solo mediante una semplice comunicazione d’inizio lavori asseverata detta Cila, a patto però che non incida su incremento volumetria e cambio destinazione d’uso.

I cambi di volumetria

Per quanto riguarda lavori ristrutturazione inerenti frazionamenti e accorpamenti di unità immobiliari ecco una ulteriore novità: se si decide di suddividere la casa ampia in due distinti appartamenti non sarà più necessario effettuare una Dia o un permesso di costruire come invece avveniva in passato, ma basterà una semplice Scia, segnalazione certificata di inizio attività. Infatti, questi interventi saranno ora classificati come lavori di manutenzione straordinaria e saranno quindi caratterizzati dalla possibilità di far partire nell’immediato le operazioni, senza attese inutili e consensi attesi.

le convenzioni per costruire

Con questo nuovo decreto si vuole arrivare a una maggiore collaborazione tra lo Stato e il Privato mediante nuovi permessi di costruzione convenzionati. Ma che cosa sono? In breve il costruttore stipula un contratto con un ente locale e con questo s’impegna a soddisfare alcuni interessi di carattere pubblico: in cambio lo Stato rilascia titolo edilizio annesso ad altri vantaggi di vario genere, di natura amministrativa e procedurale, non economica. Inoltre, nel testo del decreto si accenna anche alla riqualificazione, per la quale i Comuni potranno introdurre maggiore differenziazione d’onere tra le nuove costruzioni e le ristrutturazioni.

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