Un calore sano e buono
Quando parliamo di scaldarci al calore della stufa, parliamo di un calore sano, che deriva dalla combustione di materiale naturale come la legna. Il calore della stufa a legna rende davvero moltissimo se pensiamo ai classici riscaldamenti asettici che s’impiegano al giorno d’oggi: la stufa ci irradia di sano tepore, ci avvolge, ci trasmette tutto il suo ardore scoppiettante di fuoco che brucia e ci riscalda, mantenendo inalterata la sua potenza scaldante, come pochi elementi riscaldanti sanno fare. È però molto importante e da non sottovalutare la pulizia dell’interno: pulire la stufa a legna deve essere un lavoro pulito e ben fatto poiché questo è necessario per un corretto funzionamento. Scopriamo insieme come pulire la stufa a legna in modo corretto e senza sporcare l’ambiente che ci circonda all’interno di casa. In foto: stufa Dallas di Palazzetti
Una prima pulizia: l’interno
Quando arriva il momento di pulire la stufa a legna è bene cominciare asportando con cura tutta la cenere che si è formata dalla legna che è bruciata all’interno della camera di combustione. Con un secchio e una piccola palettina tramite piccoli movimenti, rimuoviamo con cura senza fare volare la cenere: non riempiamo esageratamente il secchio poiché potrebbe causare un volare di cenere che si insinuerebbe ovunque negli spazi circostanti. Dopo aver svuotato tutto l’interno, con un’apposita scopina e palettina, terminiamo di raccogliere con cura la cenere e i pezzetti restanti: se i carboni sono spenti o in parte ancora ardenti, non gettiamoli ma lasciamoli sul fondo per la successiva nuova combustione. Questi serviranno per accendere nuovamente il fuoco. A questo punto, non resta che la pulizia del vetro. In foto: stufa Montegrappa
Pulizia finale: il vetro e l’esterno
Abbiamo visto come pulire la stufa a legna all’interno della camera di combustione, ora dobbiamo però pulire il vetro che ci permette di visionare l’andamento del fuoco, e la parte esterna. A stufa spenta con un panno umido, passiamo tutto l’esterno per asportare eventuale residuo di cenere, e ripassiamo con un panno pulito una seconda volta. A questo punto intingiamo della carta di giornale in una bacinella colma di acqua, in seguito in un po’ di cenere rimasta sul fondo della stufa, e passiamo sul vetro dall’interno con movimenti continui e circolari. Un secondo passaggio con carta pulita e bagnata ci permetterà di assicurarci che i fumi che scuriscono il vetro siano stati eliminati. A questo punto sciacquiamo con cura e asciughiamo il vetro, che brillerà come se fosse nuovo. In foto: stube tirolesi